lunedì 16 novembre 2009

Da Suspense extensive o intensive (Milano, Il periplo, 1969)

“………
-C’è rimasto così tanto da amare,
il fuoco scoppietta e fascia il profumo dei pini innevati.
Col dizionario internazionale in tasca, dico
in tutte queste lingue indoeuropee
i ciottoli e le conchiglie,
vicine tempeste di neve mi coprono la fronte.
Su una roccia boccheggia un pesce,
nella mia testa urta contro le strette
pareti dell’acquario,
le scaglie del mare mi abbagliano dietro gli
occhiali da sole,
da mille anni boccheggia e non riesce a morire.”

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