lunedì 7 dicembre 2009

Casa della Poesia, Palazzina Liberty, Largo Marinai d'Italia 1, Milano - ingresso libero

martedì 15 dicembre 2009 ore 21
Ezra Pound : un grande poeta europeo
a cura di Tomaso Kemeny



Si offre una rilettura dell’opera del poeta che nei suoi versi custodisce “il sublime nel senso antico”, giustamente definito da T.S.Eliot come “il miglior fabbro del parlar materno”, essendo E.P., come il trovatore Arnaldo Daniello, da Dante cantato nel Canto XXVI del Purgatorio, reinventore del linguaggio poetico attraverso procedure prosodico-orchestranti che sintetizzano il verso greco e latino, fondato sulla quantità, con quello inglese sillabico e basato sull’accento e la rima. Padre fondatore del modernismo non solo europeo, riconosciuto maestro da scrittori come Ernest Hemingway, poeti come W.B. Yeats , Williams Carlos Williams e Charles Olson, ispiratore, a volte occulto delle neo-avanguardie e di molte forme di espressione poetica anche extra-verbale e voco-visuale, Pound mirò a fondere, problematicamente, il mito (orizzontale) del nostos omerico con il ritorno (verticale) dantesco allo”…amor che muove il sole e le altre stelle”. Il tragico fallimento della sua impresa conferisce un’intensità profetica alle crisi di possibili civiltà post-umane. James Joyce lo definì “wonderworker”, “produttore di prodigi” perché nei suoi Cantos liberò l’epica dalle strutture narrative, sostituendole con immagini ristrutturabili in ideogrammi o costellazioni semantiche. Il poema è attraversato da leitmotiv come “The temple is holy/because it is not for sale” (“Il tempio è sacro/ perchè non è in vendita”) di grande potenza formativa e da tracce di un’energia spirituale incomparabile.

La lettura di passi scelti dai Cantos verrà accompagnata dall’arpa di Federica Sainaghi.

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